P€RCH€’ €’ SUCC€SSO??
Si racconta in famiglia, che dal nonno paterno, abile
artigiano di calzature affermatosi negli anni subito dopo la seconda guerra mondiale,
un giorno entrò un fraticiello che arrivava dalla lontana Puglia, questi
commissionò un paio di zoccoli “speciali” per Padre Pio.
Questa “storia” è stata parte integrante del mio orgoglio
nell’accogliere come missione il lavoro iniziato dal nonno, poi trasformato in
una fiorente attività commerciale da mio padre.
Cosi fù , nel 1983 , che con solo nel dna un
eredità commerciale che durava da due generazioni, incominciai a muovere i
primi passi, per arrivare a dirigere l’azienda di famiglia con affianco mio
fratello e mio padre. Per una trentina d’anni questo è stato il mio ruolo nella
società, cootitolare di una media impresa privata con alla dipendenze, negli
anni di maggiore espansione, di una decina di dipendenti.
L’orgoglio di proseguire nell’attività di famiglia e con
l’ambizione di far parte di una filiera, del "made in Italy", la migliore nel
mondo, mi spinse a concentrare i miei sforzi finanziari, nella distribuzione di
calzature made in Italy , portando avanti concetti di artigianalità , qualità,
tecnologia e maestranza. Le dinamiche dei prezzi, avendo come priorità l’ottima
fattura, chiaramente, ci posizionavano in una fascia medio alta e, in un
momento espansivo prima e con un motore ben oliato poi, il mercato interno, ricettivo, ci permise di espandere la clientela. In quegli anni, sino alla
fine del 1990 circa, abbiamo “beneficiato” di politiche espansive del credito
al consumo, le banche immettevano a prestito moneta e c’era una massa monetaria
atta a sostenere il nostro mercato interno. Tutto questo per far capire con
quanto orgoglio e passione distribuivamo i pregiati prodotti made in Italy, con
un ritorno di utile... che poi ...veniva delapidato dallo Stato tramite chemio-tassazione‼️...
Fin qui tutto bene... anche se qualche avvisaglio di
“crisi”, si era fatto sentire durante lapermanenza dell’Italia nello SME , e che "poteva" ben insospettire gli operatori del
settore, comunque tramite la flessibilità
ritrovata, il paese fece le sue correzioni, e dall’uscita forzosa dallo SME fino ad arrivare al
brillante capodanno €urista, l'economia del paese resse, e il volano produttivo commerciale continuò il suo moto ...(non perpetuo...purtroppo.)
L’€uforia €urista portò fatturati record nell’anno del
battesimo monetario, ma la sensazione che qualcosa non funzionasse a dovere si
era già fatta preoccupazione; il popolo, con una nuova moneta nel portafoglio,
esaltato anche dal “fogno” €uropeo, felice degli “abbattimenti” doganali,
supportato da dichiarazioni politiche di "grandi auspici per il paese" e
garantito in sicurezza, era intrappolato nell’idea che potessero nascere gli
Stati Uniti d’Europa e, fidandosi dei governanti continuava a crederci sempre di
più ma, nel frattempo si indebitava per mantenere il suo status quo. Un conto è il sogno e un
conto è l’incubo a cui siamo andati incontro❗️... Nell' anno 2007 scoppia la "bomba atomica
finanziaria" della Lehman Brothers , l’onda d’urto arriva fino in Cina,
l’occidente con una nuova moneta e trattati capestro si trova a dover
combattere (senza armi, come da Trattati!) con uno dei fallimenti più grandi della storia, tanto da provocare
nel nostro paese una stretta del credito inaudita❗️
Quindi, credito al consumo azzerato, imposizione fiscale
chemio-terapica (in piú il "mio" settore ha visto crescere “solo” l’iva in 20 anni del
250% circa), costi amministrativi, costi di consulenza, limitazioni bancarie e di liquidità ... Tutto aumentò e
grazie al cambio fisso adottato con l’€ , i prodotti italiani con il nuovo
“listino prezzi” cominciarono a costare troppo sia per l’esportazione che per
il mercato interno. Il mio orgoglioso commercio delle maestranze made in Italy
cominciava a scricchiolare e la fila interminabile di clienti passati nel mio
ufficio, in lacrime perché non avevano più ne denaro, ne chi potesse
finanziarli (le banche tramite ridicole analisi di bilancio di clienti con trentennale rapporto fiduciario, toglievano fidi e
tagliavano finanziamenti), fece si che un esaurimento nervoso, per la
disperata "stretta" cretidizia di tutta la filiera (banche e di riflesso dei fornitori), mi portò alla decisione di deliberare da un Notaio la messa in liquidazione
della nostra PMI di famiglia.
Qui finisce la mia esperienza imprenditoriale.... Ed è un lutto
perdere una PMI con un know how centenario con responsabilità sul futuro dei tuoi dipendenti e la preoccupazione di "reinventarsi" ...
Non mi do pace e devo capire,
devo andare più a fondo, capire perché e come è successo.
Lavora lavora, predicavano i "popolitik" degli anni 90, che
con la cultura non si mangia...
Ho perso l’azienda di famiglia, il mio posto nella società,
lavorando per quasi 30 anni a testa bassa per 13 ore al giorno...
Ora sono affamato di risposte e
solo una cosa potrà sfamarmi; la cultura.
Ho chiaramente più tempo di prima e così comincio il mio
percorso per arrivare alla "verità".
Mah!!...Alla fine è stato come prendere la pillola “giusta” di Matrix e
vedere come stanno andando veramente le cose ...non mi piacerà!
Dopo aver “mangiato” libri di storia dell’economia,
approfondito il neo-liberismo importato dagli USA, aver compreso la distinzione
tra economia ortodossa e eterodossa,
studiato il pensiero Keynesiano e il suo acerrimo nemico Frederich Von Hayek ,
analizzato gli shock economici mondiali con l’illuminante libro di Thomas
Piketty “il capitale nel xxi secolo”, fino ad arrivare alle pubblicazioni dei
giorni nostri di Alberto Bagnai Prof. Di Economia autore di “Il tramonto dell’€
e "L’Italia può farcela" (qui il blog) e di Giuseppe Palma autore de “Il male assoluto”(qui il libro) trovato
grazie ad una critica “bonaria” di Paolo Barnard (giornalista freelance autore
de (qui il blog)“Il più grande crimine"), insomma le domande che mi ponevo erano: perché le
banche hanno cominciato il "giochino perverso" del "rientro"? Perché stanno soffocando le
PMI? Perché tutta questa de-industrializzazione indotta? Perché siamo costretti
a subire questa incontrollata immigrazione? Perché non mi sento più rappresentato politicamente? Ma... soprattutto perché non c’è
più lo Stato? "...e
nel mentre perdevo l'azienda sentivo consumarsi come una candela anche la
democrazia..."Per arrivare ad urlare alla gente accecata che Democrazia ed
economia sono inscindibili ...é scritto!!...".
Eh!!
Si ...scellerati "poppolitik" al governo e tecnocrati "travestiti" da salvatori della patria, hanno dapprima approvato
il “divorzio” tra la Banca
d’Italia e il Ministero del Tesoro, firmando Trattati, infilandoci nella trappola dell’€ , hanno poi
inserito in Costituzione il “pareggio di bilancio” (la Germaia NO!) , tutto questo in una
cornice di globalizzazione mondiale che pare a questo punto non più sostenibile anzi...
piuttosto tutto questo, ci fotterà il
futuro. Una riflessione storica é doverosa, perché, il livello della discussione politica, avutasi in Italia prima dell'entrata del paese nello SME, (seppure "invano", ai fini decisionali), era
infinitamente più elevata di quello attuale.
Anche ammesso che la ancor
più rigida "censura" (ideologico-terroristica) attuale sia superabile
in sede parlamentare-istituzionale, oggi non ci sarebbe più nessuno in
grado di svolgere una requisitoria di quel valore politico-scientifico (diceva
Spaventa, allora: "si ritiene che l’edificazione del sistema monetario
rappresenti il primo sussulto dell’idea europea dopo anni di letargo;
l’occasione non può e non deve essere persa...Obiettare a questo argomento è
pericoloso - si badi - perché si rischia di essere marchiati di
antieuropeismo, si rischia di essere marchiati come nazionalisti, come
retrogradi, perché esiste anche una sorta di terrorismo ideologico
europeistico...(qui gli atti a testimonianza delle lotte parlamentari dell'epoca)
Si
proprio di trappola (terroristica) si tratta e in più, "qualcuno" ha ben pensato di costruirla
mentendoci.
Oggi
sono considerato un “idiota” perché anti-europeista , quando provo a spiegare
che cosa è veramente l’€ e come viene usato non mi ascoltano e prevale quella
dottrina economica ortodossa che accieca il mio interlocutore e lo porta a
credere a menzogne...
Oggi sono sicuro di chi siano veramente gli idioti.
Gli "idioti"
sono quelli che credono che l'€ sia una moneta e non un mezzo politico, usato
nel peggiore dei modi. Chiaro che tenersi l'€ RISOLVE I PROBLEMI DI SPERPERO di
denaro pubblico, e già che ci siamo risolve anche la CORRUZIONE e da quando c'è
l'€ è risolta la problematica dell'ELUSIONE ...senza dimenticare che le RIFORME
non risolveranno questi problemi!! Solo la spesa dello stato si può ridurre con
il "progetto in corso" se lo Stato privatizza, non ha più PA da mantenere,
considerate però che la nostra Costituzione dice qualcosa di molto diverso
rispetto quello che ci chiede l'€UROPA. Gli idioti sono quelli che si sentono
colpevolizzati dal debito pubblico (partita doppia se da una parte c'è
-1000 dall'altra c'è + 1000 ) cioè la spesa dello Stato è il reddito di qualcun
altro, è scritto sulla costituzione, E NON HANNO CAPITO L'inganno del 1981.
Gli idioti sono quelli che credono che l'inflazione dipenda dalla massa
monetaria. Gli idioti sono quelli che credono che si farà un "€u federale " ...(voglio proprio vedere se i tedeschi redistribuiscono il surplus accumulato,
come una "Federazione imporrebbe"). Gli idioti sono quelli che non sanno che
la BCE è una SpA e che le quote di maggioranza sono della GE. Gli idioti sono
gli stessi auto-razzisti che non vedono negli italiani le capacità gestionali
per tornare il 4° paese in €U e 7° nel mondo. Gli idioti stanno guardando
striscia la notizia, report ecc ecc, compreso quello schifo di FB (the big brother) che serve tra l' atro per guardare i c....i degli altri, spiando dal buco della serratura. E la Cina??? Che fa concorrenza ai paesi UEM ?? Povera Svizzera sovrana!! Come farà a restare nel Mondo così piccolina? Forse
ha capito il Governatore della SNB che il cambio fisso è una TROIATA, infatti ha
sganciato (aveva fatto un patto non un Trattato) ,per salvare la sua
economia..."NON SI PUO ACCONTENTARE TUTTI cari", gli esportatori svizzeri si INCAZZANO ma la rivalutazione aiuta gli importatori poi il mercato si riequilibria DEMOCRATICAMENTE (e qui lo spiego )
Scusate lo "sfogo" ma, questo indica due questioni sostanziali , la prima,più attuale, cioè che la "gggentee" ha creduto solo a bugie dette
da economisti ordodossi al soldo del Capitale, di tecnocrati al governo nominati e non eletti ,
politicanti pop inconsapevoli(?) "bugiardi" e il manistream massmediatico spinnato in atto, continua ad
accecare il popolo inducendolo con un bilsinguaggio orwelliano a chiedere il
disfacimento dello Stato(per abbassare le tasse) che già non c’è più!! Sono anni ormai che i tg
nazionali ci prefigurano scenari economici confortanti di anno in anno, ma la ripresa? ...Non arriva... e i fallimenti nel nostro paese lo testimoniano, come la crescita zero e i consumi al ribasso (deflazione) , ormai già da qualche anno. La seconda questione è storica, il popolo non ne è consapevole.....e la spiega bene l'autore del blog Orizzonte48:
"Quando si rinunciò a Bretton Woods ( le teorie keynesane furono sepolte) e poi,
negli anni successivi, si manifestò la stagflazione da prezzi petroliferi (anni 70),
si verificò la rivincita dei neo-classici (sconfitti nel post crisi del '29).
Si affermò la liberalizzazione dei capitali per
farli andare a caccia dei rendimenti più alti in giro per il mondo e non
sottostare a interessi reali negativi in patria. In Europa, in concomitanza,
per sottrarli, al tempo stesso, al rischio dei cambi....da un lato si
incentivarono accordi di cambio fisso "di area" (lo SME) dall'altro,
si stabilì la dottrina delle banche centrali indipendenti:, già
teorizzata dal "monetarismo", e dai nuovi macroeconomisti classici, e
"importata" dagli USA.
Questa da sola non
significherebbe molto se simultaneamente non avesse implicato la
rinuncia-divieto al finanziamento del deficit pubblico via emissione di
liquidità.
Ciò fu reso
istituzionalmente possibile dal riaffermarsi della "teoria quantitativa
della moneta", che ipotizza la (totalmente indimostrata) relazione tra
quantità di moneta circolante (e ipoteticamente "controllata" dalle
BC) e livello dei prezzi.
Lo Stato deve perciò evitare ogni sostegno al reddito
e all'occupazione in modo da non ritardare o alterare questo aggiustamento
basato sulla perfetta elasticità di salari e prezzi (verso il basso, of
course). End of democracy, che si basa sul fatto che le Costituzioni
impongono, dopo la IIWW, invece, il sostegno al reddito e al lavoro (mediante
tutele che vanno dalla stabilità, al salario equo, alle pensioni e all'assistenza
sanitaria). Ed anzi, il fiscal compact accelera il processo...nella
assoluta assenza di tutela del lavoro e PROGRAMMANDO LA TOTALE IMPOSSIBILITA'
DI RISPARMIO DELLA FAMIGLIE (che il pakt induce ad azzerare o a rendere
negativo per tutti i paesi debitori UEM e per almeno 20 anni).
Per farla breve:
qualunque pallida possibilità di recupero del benessere democratico=CRESCITA
CHE NON PASSI PER UNA CRESCENTE E FORTISSIMA CONCENTRAZIONE DEI REDDITI E DELLA
RICCHEZZA -in una crescita necessariamente debole, perchè quella più forte
vivifica l'occupazione e, quindi, le istanze redistributive-, può solo passare
per l'abolizione di questi meccanismi dei trattati.
Altre vie non ce
ne sono. CHI (questi meccanismi) NON LI
HA CAPITI, O COMUNQUE NON NE PARLA, SEMPLICEMENTE SI DISINTERESSA DELLA
DEMOCRAZIA.Lo Stato NON è un'azienda, è una famiglia che "dovrebbe" seguire le linee guida della nostra Costituzione, quella che oggi conosciamo e dovremmo amare.
Il paese ha già il
motore fuso!!... Gli industriali finanziati dai risparmi dei cittadini con la Cassa Depositi e Prestiti hanno delocalizzato... OK!!?? Questi ultimi sono stati finanziati e hanno
socializzato i costi della cassa integrazione, la Sanità pubblica non essendo finanziata, non garantirà più servizi essenziali:
Fondazione Angelini
avete letto sino a che punto siamo arrivati!!
mi sa che ve lo riporto così leggete meglio, cito testualmente quanto riportato: " Con l'invecchiamento della popolazione, il calo della natalità, l'introduzione di nuove e più sofisticate tecniche di screening e i progressi nella lotta ai tumori che trasformano in molti casi la malattia da mortale a cronica siamo DESTINATI ormai ad uno STOCK progressivamente più elevato di utenti del SERVIZIO SANITARIO che mette a SERIO RISCHIO le possibilità di MANTENERE le CONQUISTE e le qualità del WELFARE SANITARIO IN ITALIA. Diventa pertanto prioritario IDENTIFICARE i fattori più importanti che aumentino la qualità della salute favorendo la crescita dell'aspettativa di vita e di quella della piena salute. E' questo l'obiettivo del rapporto Angelini che presenterà i risultati di analisci ECONOMETRICHE SU UN CAMPIONE RAPPRESENTATIVO A LIVELLO EUROPEO concentrando la propria attenzione sull'effetto di stili di vita, istruzione, partecipazione sociale ed effetti paese legati all'efficacia dei sistemi sanitari nazionali su una vasta gamma di indicatori soggettivi e oggettivi di salute e funzionalità. I risultati presentati includeranno la quantificazione dell'impatto dei principali fattori su benessere soggettivo calcolato in termini MONETARI e sui RISPARMI per gli individui e per i sistemi sanitari nazionali e verranno discussi nella tavola rotonda da una panel di rappresentanti delle ISTITUZIONI".
Come dire non ce n'è più per nessuno⁉️ "
...e il Governo continua a fare la
partita sporca, puntando il dito sui lavoratori ed ordendo un cuneo fiscale al contrario...
avremo un futuro di DEMANSIONAMENTO epocale causa crisi e jobs act , http://sopravviverenelxxisecolo.blogspot.it/2015/01/ecco-cosa-non-cela-il-jobs-act-e-lart.html con
conseguente abbassamenti di salari e dei prezzi, ricordiamoci che l'€ é una moneta che gli Stati dell’eurozona devono chiedere in prestito per finanziarsi (servizi,PA, sicurezza, scuola ecc)alle banche private e alle quali devono successivamente e concretamente restituire, gravata di interessi, andandola a scippare ai cittadini attraverso sistemi giacobini di accertamento fiscale (il grande fratello Orwelliano é già pronto❗️), così facendo andremo ad
aggravare la deflazione in corso, provocando una spirale verso il basso che,
altro non è che un salto nel BUIO.
Oggi la DEMOCRAZIA è soffocata da un vincolo esterno che ci
fa importare povertà, costringe i parlamenti
nazionali già desautorati ha praticare l’austerity e ha prelevare sempre
più tasse ed indurre sempre più povertà. Cazzo bel sogno quello europeo, abbiamo
fatto proprio progressi nell’integrazione dei popoli egemoni occidentali...
Siamo sotto Shock economico indotto, sotto shock terroristico (indotto),
perché così è più facile farci accettare nuove “regole”❗️
Stanno attaccando la
nostra Costituzione perché ultimo baluardo democratico in U€, ma, come possiamo
definirci liberi in un mercato quasi completamente “privatizzato” e
“oligopolista”? Le Corporate controllano, ormai, ogni aspetto della nostra vita
e le regole ordo-liberiste imposte dal vincolo esterno faranno piegare la
società su se stessa.
Non dobbiamo scordarci che se di oligolpolio si parla, la
BCE (oligopolista monetaria) è l’indegna rappresentante di questa
sciagurata "costituzione economia
€uropea".
In Italia ora...
"Le riforme costituzionali andranno avanti, a prescindere da qualsiasi
neo-assetto determinato dalle fantasiose analisi dietrologiche sul
"modo" in cui è stato eletto il neo Presidente Mattarella.
Così come andranno avanti - e lo stiamo
vedendo- le privatizzazioni(link libro bianco)che privano definitivamente l'Italia
del controllo delle residue filiere strategiche indispensabili per provare
almeno a rilanciare in modo strutturale (e non soltanto deflattivo
competitivo) la nostra economia ormai
quasi-coloniale.
Nel percorso “culturale” che tanto mi affamava mi imbatto
nell’autore delle parole qui sopra sottolineate, di un libro e poi nel suo già citato blog” Orizzonte48 “, il Presidente Luciano
Barra Caracciolo ( http://orizzonte48.blogspot.it ) che mi apre gli occhi sull’incostituzionalità dei Trattati di
Maastricht e Lisbona e di come ESSI si ergono a controllori di questa neo-società; Euro e (o) democrazia costituzionale è il titolo, un viaggio storico, giuridico
e tecnico della convivenza impossibile tra la nostra Costituzione e i trattati
europei.
Alla base di tutta la questione quindi, l’instabilità finanziaria U€,
le €uroassimetrie commerciali, l’€urofanatismo anti-italiano, e i Trattati
anticostituzionali Ordo-liberisti... Ora tutto ciò dovrebbe emergere ed essere di consapevolezza delle masse, ma purtroppo NON è così!!
Un’intera classe politica di governo si è impegnata a nascondere la
verità sul “demenziale” assetto, contrario agli interessi economici e
democratici di un intero paese anestetizzato.
Oggi sono contestato dalla "gggentee" perché non vedono nella
moneta, collocata nell’area valutaria ottimale (AVO), il NON senso economico
razionale... Questo lo si realizza solo se esiste un assoluta convergenza dei
paesi membri. Al contrario, come già stà accadendo, sarà DANNOSA perché
esigendo forti trasferimenti COMPENSATIVI, condurrà a forti tensioni interne
nell’area stessa, fino a sollevare ostilità di una parte della comunità sociale
coinvolta, verso l’altra.
Quello che provo a spiegare è che il gioco a cui ci
costringe il vincolo esterno, cioe divenire esportatori per definizione, è un
gioco a saldo zero, (che caratterizza proprio l’area AVO), che va a deprimere la quota salari del paese
coinvolto e quindi la sua domanda aggregata (PIL) e se tutti i 27 paesi membri
devono esportare per far crescere la propria economia e il proprio surplus, chi
importa? Questo porterà a conflitti
sociali e territoriali, perché in futuri scenari economici di “crisi”, non
verranno più combattute, lasciando la correzione al sacrificio del solo fattore
“lavoro” e che non ricada più sul capitale.
Il Professorone Bocconiano Monti, insegna: ...“un giorno ci
saranno delle crisi...”
"E questi profeti del paradosso, allora avrebbero reclamato
“mano libera”, “tecnocratica”,“indipendente” e “incontestabile” per
RIDISEGNARE TEOLOGICAMENTE la SOCIETÁ €uropea".
Evidentemente però, come affermava Antonio Gramsci «la
storia insegna ma non ha scolari», visto che quella descritta è la situazione italiana post adesione all'Euro, sembra che ci troviamo a metà
degli anni 20', in pieno regime fascista: "il 18 agosto del 1926 allorquando in
un discorso tenuto a Pesaro, Benito Mussolini, annunciò per la Lira una
politica di rivalutazione nei confronti della Sterlina, la valuta mondiale di
riferimento a quel tempo."... Interessantissima la lettura che inquadra
"economicamente" il fascismo (che fu reazione) e, che molti, troppi purtroppo, "rimpiangono" non capendo di esserci, già
dentro...
I am
and I love Europe, not €urop€