NEOLINGUA: COSTITUZIONE É NEOFEUDALESIMO
Dopo la caduta dell'impero romano
d'occidente nel 476 d.C. seguì un periodo definito dagli storici "Medioevo" durante il quale si affermarono i regnanti con divisioni in classi feudali. Il Feudalesimo durò quasi un millennio, consolidando ingiustizie sociali e classismo ma, l'avvento dell'Umanesimo e del Rinascimento portarono una ventata di "democrazia" fino ad accompagnare la società verso le rivoluzioni e le due grandi guerre Mondiali. Si affermarono diritti universali e costruirono sulle macerie società democratiche fondate sul benessere diffuso e, per un po' le élite si assopirono...
Fino ad oggi...
Nel nostro democratico paese dal
1980 circa si cambia rotta e si imbastiscono quelle che poi furono le basi dell'unione €uropea, nel corso degli ultimi trent'anni la storia ci "regalato" trattati internazionali sfociati ai giorni nostri con il continuo verificarsi di crisi economiche che, oltre ad impoverirci, stanno svuotando la nostra Costituzione. Se un tempo il potere Dignitario Sovrano sovrastava una società piatta oggi, queste investiture avvengono all'interno di lobbies finanziare, che si suddividono il territorio (la Lituania c'è ancora?), in base a logiche monetarie e finanziarie. I nuovi Baroni, Conti, Duchi si chiamano oggi Amministratori delegati, Direttori generali e Presidenti. Che si viva sulla pelle lo Shock Economico e che si faccia strada che l'€ è la causa dei nostri mali sembra che un substrato della nostra società l'abbia compreso, ma un'analisi di come ESSI hanno fatto a tradire la nostra Costituzione (ultimo baluardo che si può..forse, ancora salvare), ce lo regala in una chiave semplicistica ma giurisdizionale , ancora una volta (il primo in chiave economica qui: http://sopravviverenelxxisecolo.blogspot.it /2015/01/ma-non-chiaro.html ) il Prof. Palma, che ringrazio per l'occasione che mi dà per divulgare IL CRIMINE che si sta consumando.
Leggete, meditate e divulgate...Ah!! moi je
ne suis pas "Plus Europe" |
COME I TRATTATI DELL'UE HANNO
TRADITO E SUPERATO LA NOSTRA COSTITUZIONE... Spiegato a MIA FIGLIA DI UN ANNO –
L’ATTENTATO DELL’UE AI PRINCIPI COSTITUZIONALI - Leggete, condividete e
DIVULGATE!
Adesso Vi spiego, e lo faccio
come se stessi parlando a MIA FIGLIA DI UN ANNO, come i Trattati dell’UE hanno
palesemente tradito e superato la nostra Costituzione (e le Costituzioni degli
Stati membri dell’Unione). Un vero e proprio ATTENTATO ai principi costituzionali
costati centinaia di milioni di morti!
Non potendo scrivere tutto in un
post, concentrerò la mia analisi unicamente sul tema della FUNZIONE LEGISLATIVA
(cioè sul potere di fare le leggi), e vi renderete conto come l’Ancien Régime,
spazzato via dalla Rivoluzione francese, è rientrato prepotentemente con questa
Unione Europea, tant’è che un gruppo ristretto di persone (NON ELETTE ma
NOMINATE) detta tutte le regole comuni a circa mezzo miliardo di persone, le
quali non hanno alcuna possibilità – da un punto di vista giuridico – di
cambiare le cose. E’ così e basta:
1) SE NON SAPPIAMO DA DOVE
VENIAMO, DIVENTA QUASI IMPOSSIBILE SAPERE DOVE STIAMO ANDANDO: Tutte le persone
trucidate nel periodo che va dalla Rivoluzione francese alla Seconda Guerra Mondiale
(passando dai moti rivoluzionari dell’Ottocento), sono morte anche per questo
motivo: dare ad un’Assemblea (un Parlamento) eletta direttamente dal popolo il
potere esclusivo di esercitare la funzione legislativa, cioè il potere
esclusivo di FARE LE LEGGI! Bene. La Rivoluzione francese partorì la
Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino (1789) e la Costituzione
del 1791 (ed entrambe andavano in questo senso)… In Italia, dopo i moti del
1848, il regno di Sardegna concesse lo Statuto Albertino (che rimarrà in vigore
nel nostro Paese fino al 1947), mentre a Roma – nel 1849 - accadde qualcosa di
più grande: la Repubblica Romana di Mazzini concepì una Carta fondamentale
dello Stato che sarà la Madre morale e giuridica della nostra attuale Costituzione.
La Costituzione della Repubblica Romana fu discussa ed approvata da
un’Assemblea Costituente democraticamente eletta a suffragio universale, e in
essa era previsto che l’esercizio della FUNZIONE LEGISLATIVA doveva spettare
unicamente ad un’Assemblea eletta dal popolo a suffragio universale e diretto.
Infine, la nostra Costituzione (quella entrata in vigore il 1° gennaio 1948) -
riprendendo idealmente la Costituzione della Repubblica Romana – prevede al suo
interno che l’esercizio della FUNZIONE LEGISLATIVA (il potere di fare le leggi)
spetti ad un Parlamento eletto dal popolo a suffragio universale e diretto in
un sistema di bicameralismo perfetto (cioè un progetto o un disegno di legge,
che voglia diventare legge, deve essere approvato nel medesimo testo sia dalla
Camera dei deputati che dal Senato della Repubblica)… Questa, molto in breve,
una delle conquiste democratiche costate centinaia di milioni di morti…
2) Prendendo ad esempio il
Parlamento italiano, uno degli elementi più importanti sotto l’aspetto
dell’esercizio della FUNZIONE LEGISLATIVA, è il seguente: perché un progetto o
un disegno di legge diventi legge (e quindi produca i suoi effetti giuridici),
oltre a dover superare il doppio passaggio parlamentare (il c.d. bicameralismo
paritario), deve essere sottoposto (giustamente) ad una procedura democratica
dettata a tutela delle minoranze, così come stabilito dagli artt. 70 e segg.
della Costituzione… In pratica, perché i cittadini italiani siano soggetti
all’applicazione di norme giuridiche (le leggi), queste devono essere
espressione della volontà di un Parlamento eletto direttamente dai cittadini
medesimi, in modo tale che questi abbiano un controllo di natura elettorale e
politico sul Parlamento stesso… E per come è scritta la nostra Costituzione, le
procedure di adozione delle leggi garantiscono ampiamente anche le minoranze.
P.S. Anche il Governo italiano esercita la funzione legislativa, ma solo ed
esclusivamente in due determinati casi tassativamente previsti dalla
Costituzione (decreto legge e decreto legislativo), e comunque sotto il diretto
controllo del Parlamento (almeno questa era l’intenzione dell’Assemblea
Costituente), il quale non solo vota e revoca la fiducia al Governo (il Governo
italiano non può esercitare le sue funzioni senza la fiducia di entrambe le
Camere), ma vota sia la legge delega nel caso dei decreti legislativi, sia la
legge di conversione nel caso dei decreti legge;
3) I Trattati dell’UE (quindi dal
Trattato di Maastricht in poi) hanno – di fatto - SOSPESO L’EFFICACIA delle
Costituzioni degli Stati membri dell’Unione, e in primis hanno reso inefficace
il sacrosanto principio che la FUNZIONE LEGISLATIVA (cioè il potere di fare le
leggi) debba spettare unicamente ad un Parlamento eletto direttamente dal
popolo. Infatti, da ultimo con il cosiddetto Trattato di Lisbona (che non è un
unico Trattato ma è un’accozzaglia di norme incomprensibili e scoordinate tra
di loro con le quali si sono riformati due precedenti Trattati), la FUNZIONE
LEGISLATIVA spetta congiuntamente al CONSIGLIO dell’UE (altrimenti detto
Consiglio o Consiglio dei Ministri, un organismo NON ELETTO dal popolo e
composto da soggetti scelti da ciascuno degli Stati membri) e al PARLAMENTO
EUROPEO (composto da deputati eletti direttamente dai cittadini di ciascuno
degli Stati membri dell’UE), i quali la esercitano (cioè fanno le leggi
europee) in UNA PROCEDURA CONGIUNTA DI ADOZIONE DELL’ATTO LEGISLATIVO DELL’UE;
4) Fin qui, almeno
apparentemente, non ci sarebbe nulla di eccessivamente preoccupante, e invece adesso
capirete come LA DEMOCRAZIA E’ STATA CALPESTATA dai Trattati europei:
4.1 PREMESSA: secondo diverse
pronunce susseguitesi nei decenni da parte della nostra Corte Costituzionale
(che con gli anni è diventata uno strumento di potere al servizio della dittatura
oligarchica dell’UE), gli atti giuridici dell’Unione Europea (e mi riferisco in
questo caso al Regolamento UE) sono direttamente applicabili in ciascuno degli
Stati membri e, in caso di contrasto con una legge approvata da ciascun
Parlamento nazionale, il Regolamento dell’UE prevale - dico bene, PREVALE –
sulla norma di diritto interno, cioè sulla legge nazionale. In altre parole, le
Fonti del diritto europeo derivato (Regolamenti, Direttive etc…) si collocano –
nella scala gerarchica delle Fonti del Diritto - su di un livello superiore
rispetto alle leggi e agli atti aventi forza di legge approvati da ciascun
Parlamento nazionale, quindi le leggi nazionali (cioè quelle approvate secondo
le procedure democratiche previste dalle Costituzioni di ciascuno Stato
membro), di fronte ad un contrasto con gli atti giuridici dell’UE, devono
essere disapplicati direttamente dal giudice nazionale, cioè perdono di
efficacia ad esclusivo vantaggio della normativa europea (approvata come
vedremo più avanti). P.S. Il Regolamento dell’UE, perché produca i suoi effetti
giuridici direttamente vincolanti in ciascuno degli Stati membri dell’Unione,
NON NECESSITA né di alcuna ratifica né di alcuna procedura di recepimento da
parte dei Parlamenti nazionali;
4.2 Come ho scritto sopra, gli
atti legislativi dell’UE (che, ripeto, superano le leggi nazionali) sono
adottati da Consiglio dell’UE e Parlamento europeo attraverso una procedura
congiunta. Questa procedura congiunta (limitandomi a spiegare brevemente solo
quella ordinaria) è composta di quattro fasi (tre, oltre quella dell’eventuale
conciliazione). Dovendola spiegare a mia figlia di un anno, eviterò tecnicismi
ed userò un linguaggio semplicissimo: la COMMISSIONE EUROPEA (un organo
potentissimo NON ELETTO che esercita il potere esecutivo, cioè è il Governo
dell’UE) presenta una proposta dell’atto da adottare sia al Consiglio dell’UE
che al Parlamento. A questo punto, facendola molto breve in quanto le quattro
fasi della procedura ordinaria sono difficilissime da spiegare ad una bambina
di un anno, il Parlamento europeo – per poter presentare emendamenti alla
proposta della Commissione o eventualmente respingere o emendare le posizioni
del Consiglio – necessita (in ogni caso) di un voto della maggioranza dei suoi
componenti, cioè il Parlamento europeo ha il potere di emendare una proposta
della Commissione o respingere la posizione espressa dal Consiglio solo con un
voto a maggioranza assoluta dei suoi membri (50% + 1 dei componenti
l’Assemblea)!!! Pazzesco, ma è così! Ma non è finita qui. Qualora la seconda
fase della procedura ordinaria si concluda con un nulla di fatto, i Trattati
prevedono una terza fase (c.d. di conciliazione) dove pochissimi membri del
Consiglio UE e del Parlamento europeo si siedono attorno ad un tavolo per
mettersi d’accordo (nelle segrete stanze) sul contenuto dell’atto giuridico da
adottare; atto che (se trattasi di Regolamento) sarà direttamente applicabile
in ciascuno degli Stati membri, senza alcuna ratifica né recepimento da parte
dei Parlamenti nazionali! Se questa non è Oligarchia allo stato puro, ditemi
che cos’è!
4.3 Pertanto, la FUNZIONE
LEGISLATIVA DELL’UE (che come abbiamo visto incide direttamente sulla vita di
tutti i cittadini europei e supera il frutto della funzione legislativa degli
Stati membri) è esercitata CONGIUNTAMENTE da un Parlamento eletto direttamente
dai cittadini di ciascuno Stato membro (che però, per “dire la sua”, deve
necessariamente esprimersi a maggioranza assoluta dei suoi membri, e, semmai
avesse l’indipendenza di “ribellarsi”, lo si fa sedere a tavolino nella segrete
stanze - c.d. fase di conciliazione o terza fase della procedura ordinaria) e
da un organo – il Consiglio dell’UE – NON ELETTO da nessuno e composto da
soggetti scelti da ciascuno degli Stati membri. L’iniziativa legislativa,
invece (cioè il potere della proposta degli atti giuridici da adottare) è
esercitata dalla Commissione europea (il Governo dell’Unione, composto da
soggetti NON ELETTI e nominati da ciascuno degli Stati membri). Se è per
questo, potrebbe obiettare qualcuno, pure la Costituzione italiana assegna
l’iniziativa legislativa anche al Governo (il quale può presentare alle Camere
propri disegni di legge), ma il Governo italiano è legittimato ad esercitare le
sue funzioni solo ed esclusivamente dopo aver ottenuto un voto di fiducia da
parte di entrambe le Camere (Camera e Senato). In Europa, invece, non è
esattamente così: la Commissione europea non è destinataria di un vero e
proprio voto di fiducia da parte del Parlamento europeo, infatti quest’ultimo
elegge il Presidente della Commissione a maggioranza assoluta dei suoi membri
(tenendo ovviamente conto del risultato delle elezioni europee), ma solo dopo
mesi esprime un voto di approvazione nei confronti dell’intera Commissione,
voto che non equivale – tecnicamente – ad un voto di fiducia come quello che
conosciamo noi nel nostro ordinamento costituzionale. Medesimo discorso va
fatto anche per un eventuale “voto di sfiducia”! Questo, che i Trattati
definiscono “mozione di censura”, può essere, sì, votato dal Parlamento europeo
nei confronti della Commissione (e produce l’effetto delle dimissioni della
Commissione), ma nella pratica è completamente IRREALIZZABILE. Ecco il motivo:
perchè il Parlamento europeo approvi una “mozione di censura” nei confronti
della Commissione europea, occorre che la mozione stessa sia approvata dalla
maggioranza dei 2/3 dei voti espressi dall’aula, sempre che il risultato non
sia inferiore alla maggioranza dei membri che compongono il Parlamento!
PAZZESCO, ma è così! I Trattati, in pratica, hanno svuotato non solo le
Costituzioni degli Stati membri, ma anche il Parlamento europeo, il quale –
come abbiamo visto -, non solo NON ESERCITA a pieno la funzione legislativa che
è propria di un’Assemblea eletta direttamente dal popolo (principio costato
centinaia di milioni di morti), ma non vota e non revoca – nella sostanza – la
fiducia alla Commissione! Pazzesco, ma il sangue versato dalla Rivoluzione
francese in avanti è stato vergognosamente tradito e calpestato da questa UE e
dai suoi Trattati;
5) Per non farvi mancare nulla,
vorrei ricordarvi che i Trattati dell’UE (che come abbiamo visto hanno
superato, in peggio, le Costituzioni degli Stati membri), necessitavano (e
necessitano, per quelli futuri) della ratifica da parte di ciascuno degli Stati
membri. Per quanto riguarda l’Italia, la nostra Costituzione prevede che i
Trattati internazionali, perché producano i loro effetti, debbano godere
dell’autorizzazione alla ratifica da parte di un voto del Parlamento espresso
in tal senso, spettando la ratifica formale al Presidente della Repubblica dopo
il predetto voto da parte di entrambe le Camere. Per Vostra opportuna
conoscenza, sappiate che il nostro Parlamento ha autorizzato la ratifica del
c.d. Trattato di Lisbona con un voto all’UNANIMITA’; dico bene all’UNANIMITA’
(cioè tutti i deputati e senatori presenti alle votazioni hanno votato SI)! La
votazione è avvenuta - nel giro di pochissimi giorni - nel mese di luglio 2008,
mentre la ratifica definitiva nel mese di agosto sempre del 2008, quando gli
italiani erano al mare impegnati nella febbre del calcio-mercato. Ci rendiamo
conto di quello che ci hanno combinato???;
Ciò detto, i Trattati dell’UE
hanno SUPERATO – nella sostanza – le Costituzioni di ciascuno degli Stati
membri, il tutto nel silenzio più viscido da parte sia delle Istituzioni che
dei media…
Tutto quanto sopra premesso è
solo una minuscola parte di quello che è l’ATTENTATO posto in essere da questa
UE ai danni delle Costituzioni nazionali e dei principi in esse contenuti,
principi costati centinaia di milioni di morti… per la verità, di CRIMINI ve ne
sono ancora di più gravi (l’Euro, il Fiscal Compact etc…), ma quello che ho
esposto finora è il CRIMINE meno conosciuto e meno comprensibile. Con questo
post ho solo cercato di renderlo facile facile, alla portata di tutti, perché
TUTTI sappiano cosa è successo all’Europa e ai suoi cittadini inconsapevoli…
Chiedo scusa per le troppe
semplificazioni e per gli eventuali refusi e/o errori, ma ho voluto scrivere
questo post come se stessi spiegando l’argomento ad un bambino.
Per chi volesse approfondire
l’argomento ed avere un riscontro scientifico, potrà leggere il mio ultimo
libro intitolato:
“IL MALE ASSOLUTO. Dallo Stato di
Diritto alla modernità Restauratrice. L’incompatibilità tra Costituzione e
Trattati dell’UE. Aspetti di criticità dell’Euro” – Editrice GDS, ottobre 2014.
Disponibile sia in formato cartaceo che in e-book.
Se volete spendere solo i soldi
di uno o due caffè, potete acquistare l’e-book su amazon: http://www.amazon.it/Il-male-assoluto-Giusepp…/…/ref=sr_1_1…
oppure su tantissime altre
librerie digitali...
PRECISAZIONE TECNICA al contenuto
del libro: http://www.gdsedizioni.it/…/Precisazione%20Tecnica%20IL%20M…
LEGGETE, CONDIVIDETE e DIVULGATE…
per il bene dei nostri figli!
Giuseppe PALMA
Il male assoluto
A seguito di una breve premessa storico-giuridica, G. Palma affronta nello specifico quelli che sono i principali aspetti di criticità dell’Unione Europea e del rapporto tra la sua produzione giuridica (di qualunque fonte) e la Costituzione italiana. Dopo...
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