Come far impallidire il grande
fratello di orwelliana memoria? Ma ci pensa lo Stato italiano, dotandosi in
maniera fiscale di strumenti che vanno al di là del ledere la nostra privacy.
Nel capolavoro del 1948 Orwell
scriveva: “chi non ha nulla da nascondere non ha nulla da temere” il problema
che quando la realtà supera la fantascienza, l’essere esposti ad uno Stato
“controllore”, in grado di giudicare costantemente le nostre azioni (cosa
acquistiamo, dove pranziamo o ceniamo, la meta della vacanza...), è un incubo
che rende ancor più insopportabile la nostra quotidianità. Sessantasette anni
sono passati da ciò che Orwell aveva immaginato, perché da quest’anno ogni
momento della nostra vita può essere setacciato. Eh si!! Ne so qualcosa... perché?
Primo sono un ex-commerciante e con noi Partite Iva hanno cominciato molto prima e poi perché ho “assaggiato” personalmente il “sistema”. Da ex-commerciante posso solo che augurarvi “buona fortuna”. Considerate che le P.M.I. oltre ad aver obbligatoriamente il registratore fiscale, il registro dei corrispettivi e chi più ne ha più ne metta, per arrivare a produrre un bilancio su cui calcolare la base imponibile per pagare le tasse... devono essere comunque congrue a quanto lo Stato richiede in base agli “studi di settore”. Dal primo gennaio duemilaquindici dovremo auto-definirci “Congrui”... il trattamento a cui sarà sottoposto il semplice cittadino sarà basato sul principio di controllo che pervade i commercianti, gli artigiani, i professionisti. Personalmente sono stato già protagonista del sistema di “controllo” anni fa e vi posso assicurare che un dialogo con le istituzioni preposte non c’è! Quello che mi sono trovato difronte è, che sei colpevolizzato da un arrogante presunzione, ...sei tu cittadino che devi dimostrare quanto contestato, ed io ero sicuro e certo che i documenti procurati a mia difesa potevano certificare la mia buona fede...non è così, perché ci si ritrova davanti a calcoli e tabelle talmente sparametrate che impossibile smantellare la loro teoria
Primo sono un ex-commerciante e con noi Partite Iva hanno cominciato molto prima e poi perché ho “assaggiato” personalmente il “sistema”. Da ex-commerciante posso solo che augurarvi “buona fortuna”. Considerate che le P.M.I. oltre ad aver obbligatoriamente il registratore fiscale, il registro dei corrispettivi e chi più ne ha più ne metta, per arrivare a produrre un bilancio su cui calcolare la base imponibile per pagare le tasse... devono essere comunque congrue a quanto lo Stato richiede in base agli “studi di settore”. Dal primo gennaio duemilaquindici dovremo auto-definirci “Congrui”... il trattamento a cui sarà sottoposto il semplice cittadino sarà basato sul principio di controllo che pervade i commercianti, gli artigiani, i professionisti. Personalmente sono stato già protagonista del sistema di “controllo” anni fa e vi posso assicurare che un dialogo con le istituzioni preposte non c’è! Quello che mi sono trovato difronte è, che sei colpevolizzato da un arrogante presunzione, ...sei tu cittadino che devi dimostrare quanto contestato, ed io ero sicuro e certo che i documenti procurati a mia difesa potevano certificare la mia buona fede...non è così, perché ci si ritrova davanti a calcoli e tabelle talmente sparametrate che impossibile smantellare la loro teoria
...però ti puoi mettere d’accordo... si ma,
come dicono loro...
Torniamo al grande fratello
fiscale: 128 sono le banche dati pubbliche incrociabili per
verificare anomalie tra spese e redditi dichiarati, le banche dati a cui
attinge sono svariate, il catasto, l’anagrafe dei Comuni, il registro pubblico
automobilistico, inps, Scia, verbali della Guardia di finanza ecc. ecc.Ma la violazione della privacy, da
me provata, è il controllo del tuo conto corrente, visto che nel duemilatredici
è stato varato il Sistema di interscambio dati, che obbliga le banche a
trasmettere i saldi all’inizio e alla fine dell’anno solare ed ora anche la
giacenza media (magari preparano l’operazione Cipro 2.0). Ora bene bene
sorvegliati se il sistema rileva un significativo scostamento, sarete oggetto
di indagini da parte dell’Agenzia delle Entrate e...allora auguri di nuovo,
come sopra, torno a ribadire che un risolutivo confronto lo si troverà nel
accettare una riduzione e un piano di rientro.
E’ finita qui la storia??... NO!!
Arriva a supporto di tutto questo sistema per ventimilioni di cittadini e si chiama: dichiarazione precompilata!! Su come funziona
il nuovo 730 precompilato vi posto un link.http://www.panorama.it/economia/tasse/730-precompilato-dichiarazione-redditi/#gallery-0=slide-2
Dopo essermi documentato sui
cambiamenti in atto, spulciando nel sito
del mio commercialista scopro anche che:
Avete capito?? Io
ho mandato una mail al mio commercialista chiedendogli se era intenzione del Governo di
decimare i professionisti...
Mi ha risposto
(testuali parole): sono matti, sono
provvedimenti mal pensati. Peggioreranno solo la situazione, già così per i crediti
eccedenti la soglia dei quindicimila €uro, ma anche per le gravi responsabilità
dei sindaci(soc. di
cap.)...Pensano che spaventando i professionisti questi ultimi denuncino i
propri clienti... Non hanno capito nulla...
aggiungo io... voglio proprio vedere se dovrà pagare il suo Studio al posto di
un suo cliente come si comporterà. Questi dati OCSE che ho spulciato sul sito testimoniano gli andamenti della dichiarazione pre-compilata nei paesi in vigore e se ne evidenziano in percentuale le dichiarazioni sottoposte a modifica... chiaramente portando ritardi e minor gettito (perché contestato).
La chicca del
Fisco è che dove non arriva l’occhio del grande fratello arrivano le nuove
pensate sulla tassa di successione (i risparmi Già TASSATI di una vita di qualcuno)... ecco qua:
Vogliono
introdurre una tassa progressiva abbassando la franchigia (prima era 10 volte)
a centomila€uro. Le modifiche apportate alla tassa di successione sono presenti nella Legge di Stabilità del governo Renzi e
prevede un regolamento nei passaggi di proprietà. Attualmente questa tassa è
regolata in base a quattro aliquote che scattano a seconda dell’affinità tra
gli eredi, più alcuni margini che che proteggono, entro certe soglie, dalla
riscossione dell’imposta. In particolare, i margini sono del 4 per cento per i parenti in linea retta
del valore dell’eredità al di sopra del milione di euro; del 6 per cento per i
fratelli e sorelle e dell'8 per cento se il patrimonio viene lasciato ad un
estraneo. La franchigia - prevista dal governo Prodi nel 2006 - prevedeva
inoltre un tetto di un milione di euro: al di sotto di questa cifra, l'eredità
viene tassata. Le modifiche in arrivo - legate anche alla riforma del catasto
- prevedono invece un innalzamento
della tassa di successione dal 4 al 5 per cento dell’aliquota in linea
retta, e dal 6 all’8 per cento per gli altri congiunti, mentre si parla
di un 10 per cento di aliquota per tutti gli ereditari estranei.
Cambia
anche la franchigia, che
dovrebbe scendere dall’attuale milione per i parenti stretti ad un valore
compreso tra 200 e 300mila euro e da 100mila a 30mila se si tratta di fratelli
e sorelle.
Secondo
il quotidiano Il Sole 24 Ore
l'obiettivo di questa manovra
è
recuperare almeno un miliardo di euro per le casse dello Stato, alzando
le aliquote e abbassando la franchigia.
Immagino cosa possa risparmiare il nostro stato avendo avuto una personale esperienza con un "sistema primordiale" sparametrato...
Immagino cosa possa risparmiare il nostro stato avendo avuto una personale esperienza con un "sistema primordiale" sparametrato...
Sarà così?
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